Ticino 2001
Una concezione di mobilità ecologica tuttora attuale
Nel novembre del 1987 usciva il primo studio della nostra sezione dell’ATA per una mobilità più sostenibile a sud delle Alpi: «Ticino 2001 – Una concezione di mobilità ecologica», frutto di un gruppo di lavoro composto dagli architetti Paul Romann, Fabio Giacomazzi e Lorenzo Custer, nonché dall’ing. Fabio Janner e dal dott. Paolo Rossi.
L’impostazione di fondo, quella di una mobilità in armonia con le persone e l’ambiente, è sempre ancora valida. Le proposte formulate allora hanno avuto diversa fortuna, ma molte sono state realizzate, sono in corso di realizzazione o attualmente previste dai Programmi di agglomerato. Se ciò è un motivo di soddisfazione per l’ATA, bisogna non di meno rilevare che sono trascorsi troppi decenni prima che queste idee trovassero spazio e sufficiente appoggio politico.
Una delle proposte fondamentali di «Ticino 2001» era la realizzazione di una «rete espressi regionali Ticino» (RER-TI) quale spina dorsale ferroviaria dei trasporti pubblici nella Svizzera italiana. Nella sostanza, al di là della diversa denominazione, è quanto oggi abbiamo a disposizione con la rete TILO. Un altro salto di qualità è avvenuto con l’apertura della galleria di base del Ceneri.
«Ticino 2001» prevedeva pure la realizzazione di una nuova linea ferroviaria fra Mendrisio e Varese. Oggi, malgrado le iniziali difficoltà e i ritardi sul lato italiano, questo collegamento è una bella realtà. Inoltre, lo studio proponeva anche una rete di tram a Lugano, che assomiglia decisamente a quella prevista dal Programma di agglomerato del Luganese. Sebbene vi siano anche idee che, nel corso degli anni, sono state abbandonate o oggi appaiono superate, «Ticino 2001» fornisce sempre spunti e riflessioni di grande interesse. La nostra sezione ne va ancora fiera! Riproponiamo perciò questo documento, più precisamente la seconda edizione riveduta del 1989.
Potete scaricarlo qui, certi che fungerà sempre da ispirazione per quella mobilità più ecologica, che talvolta a sud delle Alpi fa ancora fatica a imporsi.