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30 km/h: il Consiglio federale sostiene i piani antidemocratici di Rösti

L’ATA Associazione traffico e ambiente critica fermamente la posizione del Consiglio federale nel dossier riguardante il 30 km/h. Con una modifica dell’ordinanza, i Cantoni e i Comuni sarebbero messi sotto tutela. La nuova regolamentazione complicherebbe l’introduzione del 30 km/h sulle strade principali all’interno delle località, anche nei casi in cui si tratta di ridurre l’inquinamento fonico o di proteggere i bambini sul percorso casa-scuola, gli anziani e i ciclisti.

«Albert Rösti vuol far passare il suo progetto aggirando la popolazione, tramite una modifica dell’ordinanza, e il Consiglio federale lo sostiene in questo», deplora Thomas Ruckstuhl, vicepresidente dell’ATA. «È profondamente antidemocratico, ed estremamente preoccupante per la sicurezza stradale nelle nostre città e nei nostri villaggi. Finora, i Cantoni e i Comuni hanno sempre dimostrato discernimento, basandosi sulla loro profonda conoscenza delle realtà locali per decidere le riduzioni della velocità. Il diktat federale imposto da Rösti è quindi un errore». L’ordinanza proposta dal Consiglio federale accorderebbe inoltre un privilegio al traffico motorizzato, a scapito della sicurezza stradale, della salute e della qualità di vita di tutte e tutti.

Oltre 22 000 persone hanno firmato una petizione dell’ATA che chiede che i Cantoni e i Comuni possano mantenere la competenza di decidere sull’introduzione del 30 km/h lungo le strade principali nei centri abitati. Il Consiglio federale ignora questo chiaro segnale e revoca alle autorità coinvolte il loro potere decisionale. E questo nonostante la loro competenza locale e la loro prossimità con le realtà del posto siano essenziali per una pianificazione dei trasporti efficace, che garantisca una maggior sicurezza e una riduzione del rumore.

L’ATA si esprimerà in modo determinato nella futura consultazione e chiede al Consiglio federale di assumersi le proprie responsabilità rinunciando a questo progetto. L’ATA lancia inoltre una lettera di protesta indirizzata al governo, disponibile online per essere firmata. Le soluzioni intelligenti ed efficaci per migliorare la sicurezza stradale e lottare contro il rumore non devono essere sacrificate per favorire i singoli interessi della lobby automobilistica. 

 

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:

  • Thomas Ruckstuhl, Vicepresidente ATA Svizzera, 079 374 18 77
  • Servizio media ATA, 079 708 05 36, stampa@ata.ch