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I delegati dell’ATA chiedono un cambio di rotta: nessun ampliamento autostradale dalla porta di servizio

In occasione della sua assemblea annuale, i 65 delegati dell’ATA hanno adottato una risoluzione che chiama in causa il Consiglio federale: invece di destinare miliardi all’ampliamento delle autostrade, dannoso per il clima, è necessaria ora una svolta radicale nel settore dei trasporti per favorire una maggiore compatibilità climatica.

Malgrado il chiaro «NO» dello scorso novembre, l’arretrata lobby automobilistica non si scoraggia e continua a sognare fantasie d’asfalto, ormai superate. Con il Rheintunnel a Basilea e il Rosenbergtunnel a San Gallo si vogliono riportare in auge dei progetti che invece gli elettori avevano seppellito da tempo. Thomas Ruckstuhl, vicepresidente dell’ATA Svizzera, puntualizza: «La Svizzera non ha bisogno della politica passatista del calcestruzzo, bensì di un cambiamento di rotta radicale. In linea con quanto voluto dal popolo. Dobbiamo uscire dal vicolo cieco e andare verso una mobilità con un futuro. E dobbiamo farlo ora!».  

I delegati dell’ATA si aspettano che il Consiglio federale s’impegni chiaramente per la svolta nell’ambito dei trasporti, sia a terra che in aria, e con maggior rapidità, coerenza e lungimiranza. I delegati dell’ATA lo chiedono pertanto nella loro risoluzione:

  • Nessun spreco di risorse: piuttosto che per costruire strade, le capacità pianificatorie e di costruzione devono essere utilizzate coerentemente per le infrastrutture ferroviarie, nonché per il traffico riguardante autobus, tram, bici e pedoni.
  • Contributo federale più elevato per i programmi di agglomerato nell’ambito del trasporto pubblico e degli spostamenti a piedi e in bici. I Cantoni devono poter pianificare e realizzare più rapidamente i loro progetti.
  • L’introduzione immediata di un’efficace tassa sul CO2 sui biglietti aerei: il traffico aereo è attualmente privilegiato in termini di tassazione. Una tassa efficace sul CO₂ sui biglietti aerei è attesa da molto tempo per compensare questa situazione. Gli introiti devono essere destinati al trasporto pubblico, in particolare nel traffico ferroviario internazionale.
  • Il Fondo per l'infrastruttura ferroviaria dev'essere dotato di risorse sostanzialmente maggiori per l'ampliamento e la manutenzione della rete ferroviaria.  

I delegati dell’ATA hanno condannato il programma di austerità senza precedenti del Governo come un fiasco della politica climatica: invece d’investire in una mobilità sostenibile e orientata al futuro, il trasporto pubblico viene sistematicamente frenato. Gli anni di ritardi accumulati negli ampliamenti ferroviari più urgenti e necessari, così come la minaccia dei tagli al trasporto regionale dei passeggeri, sono irresponsabili, soprattutto in un contesto di crisi climatica. È stato questo il sentimento scaturito dall’assemblea dei delegati dell’ATA.

 

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:

  • Thomas Ruckstuhl, Vicepresidente ATA Svizzera, 079 374 18 77
  • Stéphanie Penher, Direttrice ATA, 079 711 19 15
  • Servizio media ATA, 079 708 05 36, stampa@ata.ch