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I fondi Rola disponibili per il traffico combinato non costituiscono ancora una protezione delle Alpi

Oggi il Consiglio nazionale ha deciso di destinare i fondi liberati dall’autostrada viaggiante (Rola) al trasporto merci. Si tratta di un passo in avanti, seppur piccolo. L’ATA Associazione traffico e ambiente ricorda però che l’obiettivo di trasferimento previsto dall’articolo sulla protezione delle Alpi è comunque ancora a rischio. Ogni anno 960 000 mezzi pesanti attraversano le nostre Alpi, invece dei 650 000 consentiti come limite massimo dall’articolo sulla protezione delle Alpi.

Il trasporto merci tramite la Rola avrebbe dovuto proseguire fino al 2028, ma è già destinato a concludersi anticipatamente entro la fine del 2025. Oggi il Consiglio nazionale ha quindi discusso sul come non compromettere ulteriormente l’obiettivo di trasferimento, afferma Bruno Storni, presidente dell’ATA Ticino e consigliere nazionale PS: «La politica svizzera di trasferimento non ha ancora raggiunto il suo obiettivo. Con la chiusura anticipata della Rola, è probabile che ancor più traffico merci finisca sulle strade. La decisione odierna del Consiglio nazionale non è quindi una vittoria per la protezione delle Alpi. Semmai si è evitato che il trasferimento del traffico pesante venisse frenato».

Con la soppressione dell’autostrada viaggiante, molti dei circa 80 000 trasporti annuali della Rola rischiano, almeno temporaneamente, di essere effettuati su strada, causando maggior rumore e ulteriore inquinamento ambientale. A farne le spese saranno soprattutto i Comuni situati lungo le tratte interessate.

L’ATA fa appello alla politica affinché adotti finalmente delle misure serie per garantire la protezione delle Alpi. In fondo, il relativo mandato costituzionale risale a oltre 30 anni fa.

 

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:

  • Bruno Storni, Presidente dell’ATA Ticino, Consigliere nazionale PS/TI, 076 399 57 72
  • Servizio media ATA, 079 708 05 36, stampa@ata.ch