Il Consiglio degli Stati si fa prendere dalla mania di costruire autostrade
Oggi il Consiglio degli Stati ha approvato una mozione dell'UDC per l'ampliamento dell'autostrada A1 ad "almeno 6 corsie". Secondo l’ATA Associazione traffico e ambiente, si tratta di una decisione totalmente sbagliata: è in palese contraddizione con l'obiettivo climatico, chiaramente riconosciuto e confermato dagli elettori a giugno. Un'ulteriore espansione autostradale compromette anche gli obiettivi del Governo federale di cambiare la ripartizione modale.
Il Parlamento ha appena elaborato e approvato il pacchetto di ampliamento autostradale, già di per sé eccessivo e costoso, e ora vi aggiunge un altro inutile progetto, dice il Vicepresidente Bruno Storni: «È risaputo che l'ampliamento delle autostrade non è un modo efficace per combattere le colonne. Più strade hanno sempre attirato più traffico.»
È particolarmente scandaloso che, anche di fronte alla crisi climatica, il Consiglio degli Stati non conosca altra soluzione per combattere le colonne, se non quella di costruire ancora più strade, cementificare altri terreni agricoli, produrre ancora più rumore e generare ancora più CO2. «È un comportamento irresponsabile e incosciente nei confronti delle generazioni future», continua Storni.
72 000 firme contro il potenziamento delle autostrade
L’ATA si oppone fermamente alle decisioni di ampliamento delle autostrade. Sotto la sua guida e insieme a numerose organizzazioni e partiti, l’Associazione traffico e ambiente ha quindi lanciato un referendum contro la fase di ampliamento decisa nel 2023. La raccolta delle firme è stata completata e il referendum sarà depositato all'inizio del 2024. Così che le elettrici e gli elettori abbiano l'ultima parola sull'ampliamento delle autostrade.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:
- Bruno Storni, Vicepresidente ATA, Consigliere nazionale PS/TI, 076 399 57 72
- Servizio media ATA, 079 708 05 36, stampa@ata.ch