Il divieto di circolare a 30 km/h, voluto da Rösti, comporta una minor sicurezza stradale e riduce la fluidità del traffico
L’ATA Associazione traffico e ambiente critica duramente il progetto del Consiglio federale che mira a vietare il 30 km/h. La prevista priorità data ai rivestimenti stradali a bassa rumorosità rende più costosa la protezione dal rumore e peggiora la sicurezza stradale. Nella sua critica, l’ATA è sostenuta da oltre 600 città e Comuni, che pure si oppongono all’inutile centralizzazione, come pure da 17 000 persone che hanno firmato una lettera di protesta indirizzata al Consiglio federale.
Il limite di velocità di 30 km/h non è in contraddizione con la gerarchia stradale, come preteso dal Consiglio federale. La ricerca e la giurisprudenza dimostrano che le riduzioni della velocità sulle strade orientate al traffico migliorano il flusso del traffico, riducono il rumore e garantiscono una maggior sicurezza stradale. Il progetto di ordinanza obbligherebbe i Cantoni e i Comuni a dare in ogni caso la priorità alla protezione dal rumore tramite dei rivestimenti fonoassorbenti, piuttosto che con le misure più adeguate.
Secondo l’ATA, la Confederazione interferisce così sproporzionatamente nell’autonomia comunale e nella sovranità pianificatoria dei Cantoni, spiega Thomas Ruckstuhl, vicepresidente dell’ATA: «I Comuni e i Cantoni conoscono le condizioni locali, sostengono i costi e dispongono delle competenze necessarie per adottare le misure più appropriate e proporzionate. Un diktat federale limita inutilmente questo margine di manovra». Il Tribunale federale ha ripetutamente confermato che le decisioni prese finora, in merito al limite di velocità di 30 km/h, sono sempre state ragionevoli e proporzionate. «Una centralizzazione a livello federale non riflette in alcun modo la cultura svizzera della responsabilità locale», conclude Thomas Ruckstuhl.
Meno veloci, più sicuri
Inoltre, contrariamente alla limitazione a 30 km/h, i rivestimenti stradali fonoassorbenti non hanno nessun effetto positivo sulla sicurezza stradale: dove la velocità è limitata a 30 km/h, il numero d’incidenti gravi e mortali è mediamente inferiore del 38% rispetto ai tratti in cui il limite è di 50 km/h. Questo guadagno in termini di sicurezza verrebbe meno, con conseguenze particolarmente negative per pedoni, ciclisti, bambini e anziani. Infine, i rivestimenti fonoassorbenti perdono rapidamente la loro efficacia e devono essere sostituiti più spesso, causando ulteriori cantieri, ingorghi e costi. Una volta introdotto, il limite di velocità di 30 km/h su un determinato tratto di strada ha invece un effetto duraturo.
L’ATA respinge quindi alcuni punti centrali dell’ordinanza sulla velocità di 30 km/h presentati dal Consiglio federale. Solo con un uso appropriato dei limiti di 30 km/h è possibile conciliare sicurezza, protezione dal rumore, obiettivi climatici e una democratica libertà decisionale. La richiesta dell’ATA è sostenuta da oltre 600 città e Comuni che si oppongono alla centralizzazione propugnata dal Consigliere federale Albert Rösti. Inoltre, nelle ultime settimane, 17 000 persone hanno firmato una lettera di protesta indirizzata al Consiglio federale e che è stata consegnata oggi.
Per ulteriori informazioni potete contattare:
- Thomas Ruckstuhl, vicepresidente ATA Svizzera, 079 374 18 77
- Servizio media ATA, 079 708 05 36, stampa@ata.ch
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Intervento di Jelena Filipovic, co-presidente ATA (in tedesco)
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Intervento di Jelena Filipovic, co-presidente ATA (in francese)
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Intervento di David Raedler, co-presidente ATA (in tedesco)
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Intervento di David Raedler, co-presidente ATA (in francese)
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Risposta alla consultazione sulla ordinanza relativa al limite di velocità a 30 km/h (in tedesco)