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Più di 22'000 firme per il 30 km/h

Spinto dai partiti borghesi e dal TCS, il consigliere federale Albert Rösti vuole ostacolare l'introduzione del 30 km/h sulle strade principali all'interno dei centri abitati. L’ATA Associazione traffico e ambiente ha consegnato oggi ai servizi del Parlamento una petizione con oltre 22'000 firme per opporsi a questo attacco contro la sicurezza e la qualità della vita. 

Remise de la pétition «30 km/h» - fr
Camille Marion / ATA

Lo scorso anno, il Parlamento ha adottato una mozione volta a ostacolare il 30 km/h sulle strade principali all'interno delle località. Il consigliere federale Albert Rösti vuole ora metterla in atto imponendo un'ordinanza, impedendo così ogni possibilità di combattere questa decisione tramite un referendum. «È una grave minaccia per la sicurezza stradale e la lotta contro il rumore, ma anche per i diritti democratici!», ha dichiarato David Raedler, copresidente dell'ATA.

L’ATA ha lanciato una petizione intitolata «NO al divieto del 30 km/h nei centri abitati» chiedendo al Consiglio federale di considerare l'importanza di questo limite di velocità e dell'autonomia dei Comuni e dei Cantoni in questo ambito. Con oltre 22'000 firme, la petizione è stata consegnata ai servizi del Parlamento in presenza di personalità politiche e di alcuni firmatari. 

Misura efficace, procedura adeguata

In tutti i luoghi in cui è stata abbassata, sia in Svizzera che altrove, il bilancio è chiaro: il 30 km/h permette di rinforzare la sicurezza, di ridurre il rumore stradale e di migliorare la coabitazione con gli altri mezzi di trasporto. Bambini, anziani, ciclisti o automobilisti: tutti approfittano di un limite a 0 km/h, come sottolineato dalla numerosa delegazione presente alla consegna della petizione. 

L'introduzione del 30 km/h su una strada principale segue oggi un procedimento controllato che ha già dimostrato la sua validità. Prima dell'introduzione, una perizia deve confermare che il 30 km/h è una misura necessaria, opportuna e proporzionata. In seguito, le conclusioni devono essere approvate dal Cantone. Finora queste decisioni sono sempre state prese in modo responsabile ed equilibrato, come confermato in diverse sentenze del Tribunale federale. Un diktat federale non è né necessario né giudizioso in questo ambito, ricorda Brenda Tuosto, membro del comitato dell'ATA Svizzera, consigliera nazionale e municipale a Yverdon-les-Bains: «Ogni strada è differente e le autorità sanno meglio che chiunque altro dove si può viaggiare a 50 km/h e dove è preferibile limitarsi al 30 km/h. Sono competenti e agiscono nell'interesse della popolazione interessata».

Albert Rösti dovrebbe rendere pubblico il suo progetto di modifica dell'ordinanza nei prossimi giorni. L'ATA seguirà con attenzione questo dossier e continuerà a impegnarsi a fondo pela sicurezza stradale e la qualità della vita. 

 

Per ulteriori informazioni:

  • David Raedler, copresidente ATA Svizzera, 079 220 45 23
  • Brenda Tuosto, membro del comitato e consigliera nazionale PS/VD, 079 509 58 37
  • Stéphanie Penher, direttrice ATA, 079 711 19 15
  • Servizio media ATA, 079 708 05 36, medias@ate.ch