Salta al contenuto
2 maggio 2024

Referendum sulle autostrade, zone 30 e trasporti pubblici al centro dell'attuale politica dei trasporti dell'ATA

Durante una conferenza stampa, tenutasi oggi, la presidenza dell'ATA Associazione traffico e ambiente ha presentato tre temi chiave che nei prossimi mesi avranno la priorità nel percorso verso una mobilità più rispettosa dell'ambiente. L'ATA darà la massima importanza al referendum contro lo smisurato ampliamento delle autostrade, sul quale si voterà presumibilmente in autunno. Gli altri temi caldi nell'ambito della politica dei trasporti sono i limiti di velocità di 30 km/h, la protezione dal rumore così come l'estensione dei trasporti pubblici.

«È giunto il momento d'impegnarsi a favore di una mobilità più efficiente dal punto di vista territoriale e maggiormente rispettosa dell'ambiente», ha dichiarato il presidente dell'ATA, Ruedi Blumer. L'ATA ha perciò lanciato il referendum contro la follia autostradale del Consiglio federale e del Parlamento e, con l'aiuto di un'ampia alleanza, ha raccolto oltre 100 000 firme. «Un'ulteriore estensione delle autostrade equivarrebbe a promuovere il traffico individuale motorizzato», ha proseguito Blumer.

«Le capacità supplementari che vengono create generano subito un aumento del traffico e, di conseguenza, anche più rumore, più CO2, più gas di scarico, una maggior usura degli pneumatici, più incidenti, una maggior cementificazione e infine aumentano l'impermeabilizzazione del suolo». La votazione si terrà probabilmente in novembre e avrà la massima priorità per l'ATA.

Non compromettere il modello di successo delle «zone 30» …

La presidenza dell'ATA ha poi messo l'accento sulle zone 30. Questa conquista non può essere sacrificata, ha spiegato la vicepresidentessa dell'ATA, Isabelle Pasquier-Eichenberger: «Nei quartieri residenziali, le zone 30 stanno diventando sempre più spesso uno standard di qualità. Ma questo limite ha dimostrato la sua validità anche negli attraversamenti delle località». Tuttavia, questo modello di successo viene sempre rimesso in discussione e, secondo il Consiglio nazionale, il potere decisionale dei cantoni e dei comuni dovrebbe essere ridotto quando si tratta di velocità massime: la limitazione della velocità a 30 km/h per proteggere dal rumore dovrebbe addirittura essere vietata sulle strade di transito.

«L'ATA auspica una discussione più oggettiva. I cantoni e le città dovrebbero essere in grado, in base alle loro esigenze, di poter realizzare le soluzioni più appropriate, senza essere ostacolati da una rigida regolamentazione nazionale», ha proseguito Isabelle Pasquier-Eichenberger. In estate, il Consiglio degli Stati avrà l'occasione di correggere la decisione sbagliata del Consiglio nazionale.

… e promuovere i trasporti pubblici

Il terzo punto chiave della politica dei trasporti riguarda l'estensione del trasporto pubblico, come spiegato dal vicepresidente dell'ATA, Bruno Storni: «Nei prossimi decenni, la Confederazione intende investire oltre 35 miliardi di franchi nell’infrastruttura stradale. Mentre per l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria sono stati stanziati solo 22 miliardi di franchi». La Svizzera investe quindi maggiormente proprio nei mezzi di trasporto più dannosi per l’ambiente e in minor misura in quelli più efficienti ed ecologici.

«La Svizzera deve ridurre la propria dipendenza dall'auto, per far sì che la ripartizione modale si sposti». L'ATA vede una particolare necessità d'intervento specialmente per ciò che riguarda il collegamento della Svizzera al trasporto ferroviario internazionale. Con dei buoni collegamenti alla rete ferroviaria europea, la ferrovia è ben più di una semplice alternativa all'aereo.

 

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare:

  • Ruedi Blumer, Presidente ATA, 079 465 43 07
  • Bruno Storni, Vicepresidente ATA, Consigliere nazionale PS/TI, 076 399 57 72
  • Isabelle Pasquier-Eichenberger, Vicepresidente ATA, 078 614 04 15
  • Stéphanie Penher, Direttore ATA, 031 328 58 56
  • Servizio media ATA, 079 708 05 36, stampa@ata.ch