
Votazione del 28 settembre 2025
Sì a una città di Lugano più vivibile e sicura
Il prossimo 28 settembre i cittadini luganesi dovranno votare sull’estensione delle zone 30 ad alcuni quartieri aggregati alla città dopo il 2004. L’ampliamento previsto le porterebbe dal 36% al 55% delle strade comunali. Si tratta di un intervento assai moderato, perché non riguarda le strade considerate «di scorrimento» e nemmeno prevede la diminuzione dei sovrabbondanti posteggi in superficie. È un progetto particolarmente sobrio, in quanto il credito è stato ridotto dal Consiglio comunale da 2,7 milioni a 1,39; ed è generalmente appoggiato dagli abitanti delle zone interessate. La nostra sezione dell’ATA invita pertanto gli abitanti della città a votare SÌ.
Ci si stupisce piuttosto che sia stato lanciato (da parte di Lega e UDC) un referendum contro un’operazione che nei quartieri più centrali è già stata eseguita da molti anni, ha dimostrato di funzionare bene, nessuno se ne lamenta, e senza che all’epoca nessuno vi si sia opposto con lo strumento della democrazia diretta.
Proponiamo due possibili spiegazioni:
1. che chi ha lanciato il referendum abbia perso il contatto con la realtà e non si sia reso conto che i cittadini sono sensibili alla qualità di vita, alla sicurezza e all’attenzione per le persone più fragili,
2. che si voglia (continuare a) portare avanti una narrazione secondo cui a Lugano gli automobilisti non avrebbero libertà e sarebbero penalizzati. I fatti dicono ben altro: Lugano è, fra le 10 maggiori città svizzere, quella con più automobili per abitante, quella in cui i ciclisti e i pedoni sono meno protetti, il trasporto pubblico è rallentato, e in generale lo spazio dedicato al trasporto individuale motorizzato è sproporzionato rispetto agli altri bisogni della popolazione.
Sempre in tema: se volete ordinare una bandiera dell'ATA "Meno veloci, più sicuri" potete ordinarla direttamente dal nostro sito.
Sempre sulle nostre pagine potete firmare anche la lettera di protesta lanciata dall'ATA a livello nazionale. Ricordiamo infatti che il Consiglio federale ha deciso di far passare tramite ordinanza il divieto del 30 km/h sulle strade principali nei centri abitati, richiesto dalla lobby automobilistica. Questo è grave perché contro un'ordinanza nessun referendum è possibile, ciò significa che la popolazione non potrebbe pronunciarsi sul divieto del 30 km/h che incombe.