Pedoni e ciclisti

La cortesia nel traffico misto

L'ATA si impegna a favore del traffico pedonale e ciclistico. Queste forme di mobilità hanno esigenze diverse, ma anche molti vantaggi comuni: non causano né fumi di scarico né rumore, non sprecano né spazio né energia, e fanno anche bene alla propria salute!

Ciclisti e pedoni hanno il diritto comune di disporre di piste ciclabili e pedonali sicure e, se possibile, prive di conflitti. Dove queste ancora mancano, sono necessari cortesia e rispetto. Solo così si crea un clima di traffico compatibile e di buona volontà per le esigenze comuni. L'ATA ha pertanto stilato una breve lista di suggerimenti per agevolare la cortesia tra i pedoni e ciclisti:

1. Rispetto reciproco tra pedoni e ciclisti
Pedoni e ciclisti si spostano in modo ecologico, occupando poco spazio. Come ciclista sono amichevole con i pedoni e con gli altri ciclisti, cerco il contatto visivo e adatto il mio comportamento di guida. Come pedone evito di camminare o di sostare al centro della strada, concedendo sufficiente spazio ai ciclisti.

2. Lascio il marciapiede ai pedoni
Troppo spesso le biciclette non hanno un posto sicuro sulla strada. Non sono però i pedoni a doverne subire le conseguenze. Come ciclista, mi impegno a migliorare la mobilità delle biciclette e a segnalare i luoghi pericolosi alle associazioni di categoria e/o alle autorità.

3. Strisce pedonali = precedenza ai pedoni. Rispetto la segnaletica
Come ciclista, mostro molta considerazione per la sicurezza dei pedoni. Spesso ricevo in cambio un segno d’intesa. Come pedone, se accanto alle strisce pedonali c’è un passaggio per le bici, lo lascio libero.

4. Nelle strettoie circolo lentamente ed evito di occupare completamente lo spazio
Sono consapevole che non tutti percepiscono le "distanze di sicurezza" nello stesso modo. Per questo, dove lo spazio si restringe, come ciclista mi faccio notare in tempo, non spaventando né mettendo in pericolo i pedoni. Come pedone, per contro, evito di sostare con altre persone e di occupare lo spazio destinato ai ciclisti. Se lo spazio è ridotto, cammino in fila indiana.

5. Sono particolarmente premuroso con gli anziani e i bambini
Anziani e bambini percepiscono diversamente le distanze, la velocità e i suoni. Come ciclista sono sempre attento e pronto, sapendo che possono comportarsi in modo imprevedibile.

6. Sono consapevole che il mio cane potrebbe rappresentare un pericolo per gli altri
Il mio cane sguinzagliato potrebbe spaventare o far cadere i ciclisti. Per evitare incidenti, impugno un guinzaglio corto, e tengo il cane sempre sotto controllo.

7. Sulla e-bike mi comporto in modo amichevole con i pedoni
Nelle aree comuni con i pedoni, modero la mia velocità. Sulla mia e-bike veloce (con numero giallo), spengo il motore quando mi trovo su percorsi vietati ai ciclomotori o con l’indicazione “biciclette permesse”.

8. Mai urtare e fuggire
In caso di incidente, rimango sul posto a fornire assistenza. L’omissione di soccorso è un reato penale. Anche in caso d’incidente sfiorato, riconosco il mio eventuale errore e mi scuso, cercando di restare calmo e conciliante.

Potetr trovare qui il volantino ufficiale redatto dall'ATA, in collaborazione con ProVelo Ticino.
 

Traffico misto o ognuno al suo posto?

Senza la mobilità pedonale e ciclabile, la Svizzera sarebbe paralizzata. Nel nostro paese, la stragrande maggioranza dei viaggi è fatta a piedi. Inoltre, la mobilità pedonale e ciclabile è sana ed ecologica.

Non occupano grandi superfici di traffico, aumentano l'attrattività dello spazio pubblico e sono uno dei modi per raggiungere gli obiettivi di protezione del clima e per abbandonare i combustibili fossili.

Regolarmente all'ordine del giorno: la questione dell'uso comune delle aree di traffico da parte di pedoni e ciclisti. Le diverse velocità di marcia e le diverse esigenze per lo spazio pubblico possono portare a conflitti tra pedoni e ciclisti.

Il documento Più sicurezza per pedoni e ciclisti nei tracciati a traffico misto vuole dimostrare:

  • Quali sono le esigenze di ciclisti e pedoni?
  • Come evitare conflitti tra ciclisti e pedoni e come sostenere la mobilità ciclabile e pedonale senza che si contrappongano tra loro?
  • Quali sono gli interventi necessari?

Posizione dell’ATA

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