La strada del Piano

L’annosa questione di un “collegamento veloce” fra Locarno e l’autostrada A2 ha spesso occupato l’ATA. Già nel 1998 l’Associazione aveva proposto una variante alternativa al progetto ufficiale (variante 95). Quest’ultima avrebbe avuto un impatto eccessivo sull’ambiente naturale dell’ultima grande pianura agricola del Cantone.

La variante 95 è fortunatamente caduta in votazione popolare nel 2007. Da allora si è cercata una soluzione condivisa. In questa prospettiva la Federazione architetti svizzeri (FAS) e l’ATA-SI hanno proposto il progetto «la strada del Piano», che propone una lettura accurata del territorio e una strada che sfrutta, in gran parte, il tracciato di quella esistente.

Il comitato «Via la superstrada dal Piano» (di cui fa parte anche l’ATA), uscito vincitore dal referendum del settembre 2007, aveva anche proposto come alternativa una «variante panoramica». Questa variante è stata in seguito approfondita, assieme ad un altro lotto di possibili varianti di pianura, da un gruppo tecnico, dove sedeva pure un rappresentante dell’Ufficio federale delle strade (USTRA). Tutte le varianti studiate erano tecnicamente fattibili e soddisfacevano pienamente il rapporto costi/benefici secondo gli standard NISTRA, utilizzati dallo stesso USTRA. Fra queste figurava anche un tracciato simile alla «strada del Piano», come pure la «panoramica». Quest’ultima comportava costi minori, ma si ipotizzava potesse avere un effetto minore quanto al drenaggio del traffico.

Tuttavia, in seguito alle pressioni dei Comuni, che hanno sempre spinto per un tracciato di pianura in modo da poter sviluppare le loro aree industriali, le tre varianti scelte dalla direzione politica di progetto furono tutte di pianura e più onerose della “panoramica”. In seguito lo stesso USTRA ha chiesto una modifica dei tracciati per poter realizzare i tratti in sotterranea a doppio tubo, avanzando nuovi standard di sicurezza in vigore nell’UE. Questo ha portato a un peggioramento dei tracciati e a un aumento sensibile dei costi.

La proposta FAS-ATA

Il progetto, coordinato dall’arch. Renato Magginetti, è stato presentato nell’ottobre del 2010 con una serata pubblica a Giubiasco. Nasce da un’accurata lettura del territorio e delle sue componenti naturali, paesaggistiche e insediative. Propone di usare il tracciato stradale esistente, con l’aggiunta di due corsie veloci (una per direzione). In corrispondenza dei nuclei del paesi, le due corsie veloci scorrerebbero in sotterranea, mentre quelle “lente” resterebbero in superficie. Il progetto dell’ATA-SI e della FAS naturalmente considera anche altri aspetti importanti, come il “parco del Piano di Magadino”, le componenti naturalistiche, lo sviluppo dei trasporti pubblici e del traffico “lento” (percorsi ciclabili e pedonali).

Dall’esame cantonale seguito alla votazione del 2007 è uscita vincitrice una variante che sostanzialmente ricalca la proposta FAS/ATA, almeno per quanto riguarda il tracciato. Fa invece difetto tutto il discorso sul riordino del territorio, che sta alla base della “strada del Piano”. Al di là degli interventi dell’USTRA, che hanno rincarato eccessivamente l’opera, noi riteniamo che questa proposta sia tuttora valida e di grande interesse.

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