Per ciclopiste sicure sulla strada del Ceneri

La strada cantonale del Monte Ceneri è molto pericolosa e va messa in sicurezza per tutti gli utenti della strada. L’ATA lo ha segnalato al Dipartimento del Territorio nel mese di maggio 2010, chiedendo di intervenire per sistemare una situazione che non è compatibile con un percorso ciclabile nazionale e che mette in pericolo i ciclisti che affrontano questo di per sé attrattivo passo.

Il percorso del Ceneri fa parte della rete ciclabile nazionale (percorso nazionale n° 3) e la stessa Fondazione Svizzera Mobile, che coordina la rete nazionale, riconosce che è “una delle tratte meno idonee” di tutto il paese. Non avendo avuto reazioni, nel mese di novembre 2010 la Sezione della Svizzera italiana dell’ATA è di nuovo intervenuta presentando una proposta concreta di sistemazione.

Nel 2011, il Dipartimento del territorio iniziò ad occuparsi concretamente del problema incaricando l’UPI, che presentò tre proposte di sistemazione, tra le quali una che ricalcava la proposta ATA.

Dopo varie consultazione e valutazioni, nel gennaio 2014 il Dipartimento del territorio ha pubblicato un progetto di sistemazione simile alla proposta ATA e rivista dall’UPI e dal DT, contro il quale hanno tuttavia fatto opposizione alcuni club automobilistici. 

La proposta dell’ATA, elaborata dall’ing. Bruno Storni, aveva lo scopo di smuovere le acque presentando una possibile soluzione. Questa prevedeva due bande laterali riservate alle biciclette, una corsia per il traffico motorizzato in discesa e due corsie in salita, in modo da permettere il sorpasso. Le corsie ciclabili erano da separare fisicamente dal traffico motorizzato, ad esempio rialzandole (come un marciapiede), per impedirne l’invasione da parte degli automobilisti. In effetti, attualmente le corsie ciclabili del Ceneri, demarcate con linea tratteggiata, sono spesso invase dalle auto per permettere il sorpasso. Questo anche prima delle curve, dove la presenza d’un ciclista non verrebbe percepita per tempo.

Spesso il limite di velocità (80km/h) non è rispettato e gli incidenti sono frequenti. Non è quindi sorprendete che, nelle attuali condizioni, il percorso ciclabile sia relativamente poco frequentato dai ciclisti. Chi affronta la pendenza lo fa oltretutto a proprio rischio e pericolo! Non per nulla la stessa Fondazione Svizzera Mobile consiglia di caricare la “due ruote” sul treno.

Il Dipartimento del territorio ha preso atto della scarsa sicurezza - non solo per i ciclisti - della strada, e all’inizio del 2014 ha pubblicato un progetto di sistemazione realizzabile a breve termine. La soluzione prospettata, elaborata con gli specialisti dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi), prevede due corsie in salita, il divieto di sorpasso in discesa e due piste ciclabili con linea continua. In discesa si potrebbe comunque sorpassare sul tratto della “curva degli ufficiali” e sil tratto tra Robasacco e il ristorante Monna Lisa. Verrebbe inoltre modificata di conseguenza la segnaletica stradale. Contro questo ragionevole compromesso, pubblicato fino a fine febbraio nei Comuni interessati, sono purtroppo state inoltrate opposizioni da parte di TCS, ACS e ASTAG. L’ATA-SI ritiene del tutto inopportune queste opposizioni, che prolungano nel tempo l’attuale sistemazione della strada, pericolosa e sovradimensionata. Chi vuol guidare velocemente ha a disposizione l’autostrada, mentre la strada del Ceneri può tranquillamente essere messa in sicurezza per tutti gli utenti della strada, anche per i ciclisti, senza che questo causi particolari problemi.

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