Dibattito sul prezzo della benzina

I sussidi ai carburanti mancano l’obiettivo sotto diversi punti di vista

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L’ATA Associazione traffico e ambiente segue con grande attenzione il dibattito sulla riduzione delle accise sui carburanti. L’attuale discussione fa apparire il problema più grande di quanto non lo sia, considerando in particolare che in Svizzera l’aumento dei prezzi dei carburanti non ha finora portato ad alcuna riduzione del traffico, nemmeno negli spostamenti del tempo libero. Inoltre, i sussidi per i prodotti petroliferi sostengono la domanda e quindi, in ultima analisi, contribuiscono a loro volta all’aumento dei prezzi del greggio.

I prezzi del carburante sono aumentati negli ultimi mesi – il principio dell’innaffiatoio non è efficace: le persone con un reddito elevato tendono a possedere veicoli che presentano consumi di carburante elevati e quindi andrebbero a beneficiare in misura marcatamente maggiore degli sconti fiscali sul carburante rispetto alle persone con un reddito più basso. Infine, una riduzione delle accise sul carburante favorisce soprattutto i bilanci dell’industria petrolifera: i profitti aumentano perché la quantità di carburante venduto rimane costante nonostante l’aumento dei prezzi. Grazie all’aumento dei prezzi del greggio, i profitti delle compagnie petrolifere sono già aumentati in modo significativo. Sono i maggiori beneficiari dei prezzi elevati e dei possibili tagli alle accise sui carburanti. 

Per l’ATA una cosa è chiara: i sussidi per i prodotti petroliferi sostengono la domanda di petrolio e quindi contribuiscono al persistere di prezzi elevati del greggio. “L’obiettivo deve quindi essere quello di promuovere le alternative e ridurre i consumi il più rapidamente possibile, anziché di sovvenzionarli”, afferma Anders Gautschi, direttore dell’ATA, “Le auto vendute in Svizzera negli ultimi due anni presentano valori di emissioni di CO2 e quindi anche di consumo di carburante superiori rispetto agli altri Paesi europei. Questo sviluppo si sta rivelando doloroso anche alla pompa di benzina”.

Il costo del carburante rappresenta solo una minima parte dei costi dell’auto. Questo vale anche ai livelli attuali dei prezzi. L’ATA ritiene che focalizzandosi sul prezzo del carburante, il problema appaia più grande di quanto in realtà non lo sia. L’aumento dei prezzi ha reso la guida solo leggermente più costosa. Un altro fatto degno di nota è che, nonostante l’aumento dei prezzi, il consumo di carburante in Svizzera è rimasto praticamente invariato. In altre parole, le persone continuano a spostarsi come sempre, come dimostrano le recenti code da record nei fine settimana festivi.

 

L’ATA ha preparato una raccolta di argomenti per il dibattito sul prezzo della benzina che può essere scaricato qui.

Anders Gautschi, Direttore ATA, 031 328 58 00

Servizio media ATA, 079 708 05 36, medias@ate.ch

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