ATA contraria ai piani di potenziamento delle strade nazionali

Ridurre anziché ampliare il traffico stradale

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Berna

L’ATA Associazione traffico e ambiente rifiuta tutti i piani di ampliamento delle strade nazionali della fase di potenziamento 2023. Alla luce della crisi climatica è giunta l’ora di ridurre anziché di ampliare. Ciononostante, il Consiglio federale continua a basare la sua politica dei trasporti su un aumento della cementificazione e del traffico automobilistico.

L’ATA considera completamente anacronistici i piani per un ulteriore ampliamento delle strade nazionali quali i progetti Wankdorf-Schönbühl e Schönbühl-Kirchberg nel Canton Berna, che prevedono l’aumento delle corsie dell’autostrada dalle attuali 6 a 8. Potenziare la rete stradale per il trasporto individuale motorizzato con l’intento di migliorare a breve termine il flusso di traffico in determinati punti nevralgici comporta un aumento del traffico e non fa altro che spostare gli ingorghi.

Massiccia perdita di terreni coltivabili

La costruzione di tunnel supplementari previsti quali quello del Rosenberg a San Gallo, del Reno a Basilea e del Fäsenstaub a Sciaffusa, sommata all’aumento delle corsie dell’autostrada, implica, da un lato, l’impiego di enormi quantità di cemento nocivo per l’ambiente e quindi di energia grigia e, dall’altro, comporta un notevole spreco di terreno coltivabile. Nel Ticino, l’ATA è contro il POLUME, il potenziamento della A2 su tratto Lugano-Sud – Mendrisio è un disastro.

Nella sua presa di posizione sul progetto, l’ATA critica inoltre la motivazione infondata per la costruzione di questi enormi progetti. L’ampliamento delle infrastrutture si basa infatti sull’aumento del traffico previsto dal governo federale, aumento causato però in parte anche dalle stesse infrastrutture.

Gestire la domanda di trasporto

Al posto dei piani di ampliamento delle strade nazionali, vi è un urgente bisogno di misure alternative che favoriscano una riduzione del traffico automobilistico per ragioni di pianificazione del territorio, clima e protezione dell’ambiente. L’ATA chiede un rafforzamento del traffico pedonale e ciclistico nonché del trasporto pubblico, invece della costruzione, anno dopo anno, di strade asfaltate destinate alle automobili.

Il riscaldamento climatico richiede la riduzione delle superfici stradali o la loro conversione a favore di piste ciclabili, trasporto pubblico o spazi verdi. La Confederazione ha il dovere di influenzare l’evoluzione della domanda di trasporto sulle strade nazionali nel senso urgente e necessario degli obiettivi di protezione del clima e dell’ambiente della Svizzera.

Servizio media ATA, 079 708 05 36, medias@ate.ch

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