Consultazione sulla legge sul CO2

La legge sul CO2 è insufficiente, sono indispensabili dei miglioramenti

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Berna

Nella risposta di consultazione sulla legge sul CO2, l’ATA Associazione traffico e ambiente valuta il presente progetto decisamente troppo poco incisivo. Affinché la Svizzera possa raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero di gas serra al massimo entro il 2050, nei prossimi otto anni è necessaria, soprattutto in Svizzera, una riduzione molto più elevata di CO2 di quanto preveda questa legge scarna.

Il vicepresidente di ATA Bruno Storni individuare soprattutto nel settore della mobilità una grande e urgente necessità di intervento: mentre le emissioni di gas serra sono diminuite nei fabbricati e nell’industria, le emissioni del traffico stradale e soprattutto quelle del traffico aereo in Svizzera, rispetto al 1990, non solo non si sono ridotte, bensì sono addirittura aumentate. La nuova legge sul CO2 deve quindi concentrarsi molto di più sul settore del traffico per raggiungere finalmente miglioramenti significativi e in fretta.» 

Nella sua presa di posizione, l’ATA nomina tre punti fondamentali che devono rientrare nella legge CO2:

  • Obiettivo per la flotta di auto nuove a 0g Co2/km entro il 2030: per raggiungere emissioni nette zero di gas serra prima del 2050, con la nuova legge sul CO2 si deve porre termine alla vendita di autovetture a benzina e diesel. 
  • Obiettivi di flotta anche per i camion: finora solo gli importatori di autovetture e veicoli commerciali leggeri sono stati tenuti ad abbassare le emissioni medie di CO2 dei veicoli venduti. Con la nuova legge, devono essere ridotte anche le emissioni dei camion.
  • Rendere compatibile a emissioni nette zero il combustibile per l’aviazione: l’aggiunta di carburanti rinnovabili per l’aviazione deve essere limitata a carburanti sintetici. I biocarburanti, disponibili peraltro molto limitatamente, riescono solo in misura ridotta a evitare le emissioni di CO2 del traffico aereo. Perciò, la promozione di carburanti sintetici, in parte sviluppati anche da imprese svizzere, ha più senso e maggior efficacia.

Inoltre, l’ATA propone di aumentare gli aiuti finanziari (attualmente sono previsti al massimo 30 milioni all’anno) al trasporto ferroviario a lunga percorrenza, rendendo così il trasporto su rotaia in Europa più attrattivo rispetto al trasporto aereo, che è troppo a buon mercato. Anziché contributi a fondo perduto, l’ATA raccomanda di adottare una regolamentazione che tenga conto degli effettivi costi d’esercizio scoperti. 
 

Servizio media ATA, 079 708 05 36, medias@ate.ch

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