Per una linea di tram fra Locarno e Ascona

Lo studio dell’ATA-SI sui trasporti pubblici nella Svizzera italiana contiene anche diverse proposte e analisi che riguardano il Locarnese. L’idea più avvincente è certamente quella di collegare Locarno ad Ascona con una linea di tram.

Dopo aver scartato l’ipotesi di una diramazione della Centovallina per raggiungere Ascona, lo studio giunge alla conclusione che la linea di tram avrebbe «un potenziale d’utenza molto alto».  Sono inoltre stati analizzati la linea ferroviaria verso Locarno, l’ipotesi di una fermata Piazza Grande della Centovallina e le possibilità di migliorare il tragitto fino a Domodossola per garantire meglio le coincidenze.

Per la linea ferroviaria fra Bellinzona e Locarno lo studio rileva la necessità di raddoppiare i binari a partire dalla diramazione della linea del Gambarogno e fino a Tenero, ciò che permette un «rilevante miglioramento dell’offerta verso Locarno», in particolare dopo l’entrata in esercizio della galleria di base del Ceneri (2019). Questi lavori sono ora previsti nell’ambito del progetto di Finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF), approvato in votazione il 9 febbraio 2014.

Quanto alla Centovallina, per garantire un tempo di percorrenza leggermente inferiore e quindi migliori coincidenze a Locarno e Domodossola, sarebbero necessari diversi interventi, in particolare per ridurre i raggi delle curve in certi punti. Tutti gli interventi necessari si trovano sul lato italiano. Va comunque rilevato che l’analisi da parte degli specialisti risale al 2011 e che, nel frattempo, le coincidenze sono state migliorate. Dopo Alptransit e la realizzazione della linea Mendrisio – Varese, che si collegherà a sud a quella del Sempione, raggiungere il Vallese tramite la Centovallina sarà conveniente solo a partire dalla regione di Locarno. La linea rivestirà dunque anche in futuro un ruolo prevalentemente turistico.

È stata vagliata anche la possibilità di realizzare una fermata «Piazza Grande» della Centovallina a Locarno, per servire meglio il centro della città. Tuttaia, per congiungere la piazza alla linea ferroviaria sarebbe tuttavia necessario un percorso pedonale sotterraneo di 350 metri, mentre la città vecchia potrebbe essere collegata con ascensori. Entrambe le proposte risultano poco attrattive e con un insufficiente potenziale d’utenza. Sono dunque state scartate.

Parimenti, anche una diramazione della Centovallina verso Ascona per collegare il borgo a Locarno non raccoglierebbe abbastanza passeggeri da giustificarne la realizzazione. Una linea tranviaria invece avrebbe un forte potenziale d’utenza e lo studio della mrs partner di Zurigo raccomanda di «valutare seriamente» questa possibilità, che risolverebbe anche i problemi di capienza degli autobus attuali nei momenti di punta. Per l’ATA-SI l’idea di un tram fra la stazione di Locarno-Muralto e il lungolago di Ascona è certamente avvincente. L’ATA-SI è però scettica sull’attestamento di un capolinea sul lungolago di Ascona, pur senza linea di contatto aerea (ciò che è possibile coi tram moderni). Ha quindi avanzato alcune ipotesi alternative, che tuttavia non sono state approfondite dal punto di vista tecnico o quanto al potenziale d’utenza.

Negli anni addietro (nel 1995) l’ATA-SI ha pure pubblicato uno studio sulle possibilità del trasporto a fune nella Svizzera italiana. Anch’esso conteneva una proposta per collegare Locarno ad Ascona, in questo caso ovviamente con una funivia. Mancando fermate intermedie, il potenziale è certo minore rispetto a una linea di tram e pure l’impatto paesaggistico andrebbe esaminato con molta prudenza. Oltre che per il trasporto fra i due centri, sarebbe invece certamente un’attrattiva turistica di non poco conto. Nei documenti che si possono scaricare da questa sezione figurano anche le indicazioni principali di quello studio (trasporto a fune_Locarno-Ascona).

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Il Quotidiano 

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