L’ATA pubblica un sondaggio LINK sulla mobilità degli anziani

Gli anziani vogliono più rispetto e infrastrutture

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Berna

Gli anziani si spostano soprattutto a piedi. Come mezzi di trasporto seguono la propria automobile, i trasporti pubblici e la bicicletta. Le persone con un’età avanzata chiedono più rispetto e, per la prima volta, fanno proposte proprie per migliorare la sicurezza stradale. È quanto emerge da un sondaggio LINK sul comportamento degli anziani in fatto di mobilità, eseguito su incarico dell’ATA.

Secondo l’inchiesta rappresentativa, più del 90 per cento delle anziane e degli anziani si sposta giornalmente o regolarmente a piedi. Con l’aumento dell’età, sempre più persone si spostano come pedoni – tuttavia, proprio sui percorsi pedonali c’è il maggior rischio d’incidenti. Circa il 60 per cento dei pedoni morti in incidenti aveva 65 anni o più.

Con l’aumentare dell’età, gli interrogati hanno indicato quali problemi abbiano come pedoni, per esempio quando manca il marciapiede lungo la strada, se i percorsi sono scivolosi, e i margini dei marciapiedi o della scalinata sono troppo alti. Inoltre, i «seniori» apprezzerebbero anche possibilità di sedersi per una breve pausa (dai 75 anni in su una persona su tre) che, nei faticosi percorsi a piedi, migliora anche la sicurezza.

Sicurezza grazie all’infrastruttura e il tempo

Nell’attraversare la strada quasi tutti si sentono sicuri se c’è un semaforo o anche un’isola centrale. Una richiesta ai pianificatori del traffico che va anche a vantaggio dei bambini e degli altri pedoni. Gli anziani si sentono sicuri sui marciapiedi, se questi non sono scivolosi e se non vi circolano biciclette che li sorprendono.

Con l’età ci vuole un po’ più tempo per valutare e reagire nel traffico. Perciò le persone anziane desiderano che gli altri utenti della strada abbiano un comportamento prevedibile. In concreto ciò significa, tra l’altro, il rispetto delle regole stradali e segnali chiari, come suonare il campanello e segnalare con la mano per i ciclisti e mettere la freccia alla svolta per le auto, in modo che la situazione possa essere valutata per tempo e si possa adeguare il proprio comportamento.

Rinuncia volontaria all’automobile

Il sondaggio LINK sulla mobilità degli anziani ha considerato anche altri mezzi di trasporto. Tre su quattro «seniori» guidano ancora regolarmente l’automobile. Ci sono però anche molte anziane e molti anziani che rinunciano volontariamente alla patente e all’auto (in Ticino agevolazioni con «Trasporto pubblico e terza età. Viaggiare comodi e sicuri»). Più della metà usa regolarmente i trasporti pubblici. In questo caso gli anziani chiedono di agevolare l’accesso ai posti a sedere, la cortese offerta del posto a sedere quando il treno è pieno e più pazienza nel salire e scendere dal treno o dall’autobus.

Un terzo delle persone anziane si sposta ancora regolarmente con la bicicletta. Fra i «seniori» sulle due ruote, uno su quattro ha una bicicletta elettrica. Molti ciclisti anziani (uno su tre) si sentono insicuri se le auto li sorpassano da vicino. Le richieste più frequenti sono quindi una velocità adeguata, il rispetto della distanza di sicurezza e più rispetto reciproco.

Anche per le persone anziane vale il principio che chi si esercita resta più in forma. Per sostenere le persone con 55 o più anni nella loro mobilità quotidiana, l’ATA Associazione traffico e ambiente partecipa ai corsi essere e rimanere.mobile.

Cosa desiderano gli anziani

Non ostante i limiti imposti dalla terza età e una maggior vulnerabilità, anche con un’età avanzata è possibile essere mobili e sicuri. Tuttavia, il comportamento degli altri utenti della strada è un fattore decisivo per il tempo che una persona anziana ha per reagire e per la sua sensazione di sicurezza. Tutti possono dare il loro contributo:

–    adeguando la velocità,

–    rendendosi visibili e percepibili per tempo,

–    comportandosi in modo prevedibile e rispettando le regole stradali,

–    mantenendo distanze di sicurezza maggiori – maggiori di quanto vorreste per voi stessi,

–    fermandosi completamente ai passaggi pedonali e

–    tenendo libero o offrendo un posto a sedere nei trasporti pubblici.

Michael Rytz, Responsabile dell’ATA per la sicurezza stradale, tel. 031 328 58 60

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