Obiettivi annuali 2023

L’ATA chiede un riorientamento della politica di costruzione delle strade

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Berna

I piani della Confederazione che prevedono un ulteriore ampliamento delle strade nazionali sono totalmente anacronistici. La politica di costruzione delle strade in Svizzera crea nuovi problemi viari piuttosto che risolverli. Invece di far fronte all’aumento del traffico cercando di eviralo, trasferirlo o migliorarlo, ci si limita a cementificare nuove porzioni di suolo, dimenticando che è limitato e prezioso – con molto denaro che potrebbe essere impiegato in modo più sensato. L’ATA Associazione traffico e ambiente chiede perciò un riorientamento.

A breve il Consiglio federale dovrebbe presentare il messaggio relativo al Programma di sviluppo strategico strade nazionali PROSTRA 2023. Secondo l’ATA i progetti di ampliamento previsti sono totalmente sovradimensionati e inadatti a risolvere i problemi viari esistenti. Al contrario, come hanno dimostrato innumerevoli esempi nel recente passato: più strade portano a più traffico.

La perdita di prezioso terreno agricolo a causa della costruzione di strade non deve più continuare. Anche il clima esige un cambiamento radicale della mobilità, occorre investire su una mobilità rispettosa del clima e commisurata ai bisogni, come i trasporti pubblici o la bicicletta.   Il Presidente dell’ATA Ruedi Blumer auspica di conseguenza un riorientamento della politica di costruzione delle strade: «Invece di versare più di 4 miliardi nell’asfalto, occorre investire questi mezzi in progetti di mobilità e infrastrutture sostenibili – lì dove concorrono a produrre una svolta nella mobilità e non dove consolidano una pianificazione del traffico del secolo scorso, che oltretutto è in totale contraddizione con gli obiettivi per la protezione del clima». Se il Parlamento dovesse accogliere il Programma PROSTA in questa forma totalmente obsoleta, l’ATA si vedrebbe costretta ad indire un referendum.

Riforme climatiche e Zone 30 sono gli altri obiettivi

Per quanto riguarda le sue prospettive annuali, l’ATA Svizzera ha posto al centro della sua attenzione anche le riforme della politica climatica. La legge sul clima dovrebbe essere messa in votazione a giugno come controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai. Per l’ATA si tratta della seconda e ultima occasione per contrastare con misure adeguate il riscaldamento climatico. Il nuovo anno sarà segnato anche dalle discussioni parlamentari sulla legge sul CO2. Senza una riforma incisiva la Svizzera diventerà, per rapporto al numero di abitanti, il peggiore inquinatore nel settore delle automobili e dei voli in aereo di tutta l’Europa centrale. 

L’ATA è soddisfatta del vasto sostegno a favore delle Zone 30 anche sulle strade principali all’interno delle località.  Questo è in sintonia con le richieste dell’Iniziativa «Strade per tutti», lanciata dall’ATA più di 20 anni fa, che ha gettato le basi per l'introduzione delle zone a 30 km/h. I vantaggi sono noti: velocità più basse hanno effetti diretti positivi sulla qualità abitative e di vita e sulla rivitalizzazione degli spazi pubblici. Da ricordare che a 30 km/h diminuisce anche il consumo energetico dei veicoli e si riducono in modo importante le emissioni foniche e atmosferiche. 

 

Dossier per i media:

- Ruedi Blumer, Presidente ATA, Granconsigliere PS/SG, 079 465 43 07

- Bruno Storni, Vicepresidente ATA, Consigliere nazionale PS/TI, 076 399 57 72

- Isabelle Pasquier-Eichenberger, Vicepresidente ATA, Consigliera nazionale I Verdi/GE, 078 614 04 15

- Ufficio stampa ATA, 079 708 05 36, medias@ate.ch

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